L’area marina protetta del Plemmirio, poco distante da Siracusa, istituita nel 2001 per tutelare la biodiversità dello specchio di mare antistante la Penisola Maddalena e Capo Murro di Porco, si pone, geologicamente, lungo l’asse della scarpata ibleo-maltese.
Da capo Castelluccio a Punta Tavernara, il fondale si mantiene basso ed uniforme per diverse centinaia di metri, poi scende improvvisamente a quote più elevate.
E’ da Punta Tavernara a Capo Murro di Porco, invece, che già sottocosta si incontrano fondali di oltre 30-40 metri.
Una serie di grotte sommerse ospitano coralli solitari, spugne, cicale di mare, nudibranchi e moltissime specie di pesci.
Questo luogo unico, i suoi fondali, ospidano le conchiglie più grandi del Mediterraneo, coralli coloniali e alcune grosse cernie.
Capo Murro di Porco rappresenta il punto i passaggio annuale di grandi pesci pelagici come tonni, ricciole, squali e dei mammiferi marini come delfini, balene e capodogli.
Il Plemmirio riserva fondali ricchissimi di importanti reperti archeologici riconducibili alla storia di Siracusa , mèta importante di scambi commerciali del Mediterraneo.
L’area del Plemmirio non è accessibile alle imbarcazioni, tuttavia le aree di prossimità alla costa protetta sono servite da barche turistiche che consentono, nel rispetto delle normative, di apprezzare il mare siracusano.
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