Avola è una cittadina balneare a due passi da Noto, di pregevole architettura e dalla storia interessante. Distrutta dal terremoto del 1693, la città fu ricostruita più a valle in uno stile tardo barocco tendente al liberty. La sua rete urbanistica e viaria, se vista dall’alto, si presenta come una cella esagonale: è un omaggio urbanistico alla tradizione locale dell’apicoltura. Avola infatti è la porta dei Monti Iblei, e sulle sue colline le api producono un miele gustoso che da secoli rappresenta una risorsa importante per l’economia locale. Il nome stesso Avola viene dal latino Apicula.
Tra i luoghi da visitare, la piazza con la fontana dei Leoni, la marina con la sua tonnara abbandonata, testimonianza di una stagione ormai passata di tonnaroti, il piccolo e grazioso Teatro Comunale, il Museo della Mandorla e la bella e attrezzata spiaggia sabbiosa dove si affaccia anche una romantica rotonda sul mare.
Da Avola si raggiunge in mezz’ora di auto la riserva naturale di Cavagrande di Cassibile, celebre per i suoi laghetti, percorrendo una suggestiva strada a tornanti con vista mozzafiato.
Dalla strada costiera di Avola si può visitare una stupenda roccia a picco sul mare chiamata ‘U Pizzu i Iaddina’ (La Punta di Gallina), che da origine a circa 500 metri di sabbia bianca a balcone su una grande pineta a circondare un importante sistema di dune. Tra alte scogliere con grotte ed archi naturali si apre un paesaggio unico.
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