In viaggio tra le bellezze del Calatino

Un itinerario alla scoperta del Sud Est della Sicilia più autentica. Immersi tra le bellezze di città uniche nel loro genere, ricche di monumenti e architetture barocche, di patrimonio storico e artistico, segnate dai panorami mozzafiato di una terra modellata e condizionata dal possente vulcano Etna e ambite per l’azzurro e cristallino Mar Ionio.
Nonostante le ricchezze di epoca antica, verrai trasportato dallo spirito di una terra giovane che non dorme mai. Laddove anche la tradizione culinaria risulta sempre attuale.

Il nostro viaggio comincia da Catania, città dalle mille sfaccettature, incastonata tra il possente vulcano Etna e l’azzurro cristallino del Mar Ionio, che sa conquistare grazie alla ricchezza delle sue architetture barocche, il suo ricco patrimonio storico e artistico riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, ma anche per lo spirito di una Sicilia giovane ed energica, tra i palazzi possenti e le strade movimentate, che sanno di musica e peccaminoso street food.
Arrivati in Piazza del Duomo, cuore pulsante della città, si viene subito sopraffatti dalla bellezza di questa città, dove tutto appare monumentale ed elegante.
La Cattedrale di Sant’Agata fa da guardia alla piazza, ma ad attirare lo sguardo è anche la Fontana dell’Elefante: chiamato anche “u Liotru”, una statua in pietra lavica sormontata da un obelisco e posizionata al centro di una fontana di marmo.
Oggi l’elefante è il simbolo di Catania e appare anche nello stemma comunale.

Percorriamo Via Etnea, la via più famosa della città per lo shopping, e in meno di 2 minuti arriviamo presso l’antico Monastero dei Benedettini, oggi sede della facoltà di Lettere e Filosofia.
Il complesso è un enorme edificio monastico e comprende anche un’imponente chiesa settecentesca. È talmente grande che è considerato il secondo monastero benedettino d’Europa per estensione. E così, fotocamera alla mano, ci perdiamo di fronte a cotanta possente bellezza!
Dopo una breve sosta, per gustare granite e brioche col tuppo più buone della città, partiamo alla volta di Lentini, città rinomata per le arance, ricca di monumenti, parchi e itinerari molto interessanti da visitare.

Subito ci avviamo verso l’area archeologica della città, nella periferia sud orientale, all’interno del parco del Castellaccio per visitare la famosa Chiesa rupestre del Crocifisso: una delle chiese rupestri più suggestive della Sicilia.
Qui il tempo sembra essersi fermato, la natura e la vegetazione incontaminata che ci circondano, fanno da padroni! Restituita al pubblico dopo un’importante opera di restauro, la chiesetta è una vera e propria grotta, composta da due ambienti che comunicano attraverso un varco: il vano di destra, che presenta un’abside scavata a destra dell’ingresso est, appare proprio come una vera chiesa; il vano di sinistra, con un ingresso indipendente che in origine era una finestra, si deve far risalire alla ricostruzione settecentesca che la trasformò in una chiesa.

Ma la passione per le bellezze naturalistiche e la storia antica dei siti archeologici ci spinge a spostarci a Grammichele: la città dell’esagono, oggi capolavoro urbanistico. Sulla grande piazza esagonale si affacciano eleganti palazzetti, caffè, ristoranti, attività turistiche e alcuni circoli ricreativi dalla tipica atmosfera siciliana delle storie del Commissario Montalbano.

Ma la nostra tappa imperdibile è il sito archeologico di Occhiolà, l’antica città abitata prima del terremoto del 1693.
Il parco archeologico è inserito in un contesto naturalistico di straordinaria bellezza e ci regala uno spettacolare panorama sulla valle sottostante. Qui si conservano importanti testimonianze riferibili a vari insediamenti umani succedutesi a partire dalla fine dell’età del bronzo fino al 1693.

Il tempo sembra essere volato tra le rovine di questa città silenziosa.
Abbiamo camminato tanto e le bellezze della città antica e del centro storico, ci hanno messo una certa fame.
Ci fermiamo a cena presso il Ristorante- Pizzeria Valleverde, dove la famiglia Filia da decenni elabora una cucina legata alla tradizione culinaria della Sicilia del sud est.
Qui, oltre ai piatti tipici, ci viene servita un’ottima pizza cotta in forno a legna, realizzata con farine di grani primitivi e una lievitazione che va dalle 36 alle 72 ore.
Grammichele non è solo una città bella da vedere e da scoprire, nella sua bellezza moderna e antica, ma ci ha presi per la gola con i suoi profumi e prodotti tipici.

 

La stanchezza inizia a farsi sentire, così come la voglia di comfort. Ci incamminiamo presso la casa vacanze “A due passi”. Ad aspettarci c’è Maurizio, il proprietario, che ci ha riservato una camera accogliente che, subito, ci fa sentire come a casa nostra. Entrando veniamo inebriati da un buonissimo profumo e si respira subito un’aria di intimità e di estrema cura dei particolari. Il letto è comodissimo grazie ai materassi e cuscini in memory foam, così come le  comode prese multifunzione e USB posizionate vicino al letto e le luci delle scale che si accendono automaticamente al passaggio. Maurizio ci confida che, viaggiando molto anche lui con sua moglie Maria, ci tiene particolarmente a regalare ai suoi ospiti il massimo comfort.

 

Ricaricati dopo una notte di ottimo riposo, partiamo alla volta di Caltagirone, città famosa per le sue ceramiche caratteristiche e le inconfondibili maioliche. La ricca architettura e la bellezza delle sue facciate sono evidenti nelle chiese e nei palazzi.
Non potevamo non percorrere la splendida scalinata decorata con le maioliche tipiche, apprezzate in tutto il mondo.
Ovunque si posi lo sguardo, siamo circondati da arte e bellezza.
Inserita nelle città patrimonio dell’Umanità, Caltagirone sposa insieme turismo e tradizione, artigianato e qualità.

Ma tutta questa bellezza ha suscitato un certo appetito e desiderio per le cose buone e genuine di un tempo e pensando pure di portare a casa l’essenza della Sicilia sud orientale in conserva, raggiungiamo Ortoledda, azienda moderna e innovativa, che commercializza i suoi prodotti non solo in Sicilia, ma in tutta Italia e all’estero, e che accoglie i suoi clienti in una bellissima sala degustazioni che può ospitare fino a 40 persone.
E’ qui che ci accompagna Caterina, al termine della visita in azienda, per farci degustare i loro buonissimi carciofini sott’olio, prodotti seguendo ancora l’autentica ricetta di famiglia, e le altre conserve di ortaggi, accompagnate da un buon calice di vino. Mentre assaggiamo un pomodorino secco, che racchiude in sè tutta l’essenza agrodolce della Sicilia, cerchiamo di pensare a quali prodotti acquistare per non farci mancare le prelibatezze di questa terra così generosa e ricca.

Concludiamo il nostro itinerario raggiungendo un grande classico del turismo culturale siciliano: Piazza Armerina.
E’ il luogo della Villa Romana del Casale, costruita nel IV secolo DC da una nobile famiglia senatoria romana, e giunta in ottimo stato di conservazione fino ai nostri giorni.
La villa costituisce uno dei più importanti siti archeologici della Sicilia, per via dei suoi 3500 metri quadri di mosaici che rivestono i pavimenti, e per le belle mura affrescate.
Un’attenta opera di restauro ha riportato alla luce perfetti mosaici con scene di vita quotidiana, di caccia, e soprattutto le famose donne in bikini; in realtà le ginnaste, definite dagli storici dell’arte contemporanei la più antica testimonianza di modernità del passato. Frutto di un lavoro di cesellatura di mosaico, costituisce un enorme complesso fatto di immagini nitide ed emozionanti. La residenza è inserita dal 1997 nella World Heritage List dall’UNESCO.

 

Con gli occhi e il cuore ricolmi di bellezza, profumi, sapori, colori, non possiamo che essere grati a questa terra che ci ha donato spensieratezza, stupore e quel piacere della scoperta di luoghi sempre inediti e tutti da scoprire.

Si ringraziano:
Giuseppe Morello per la foto di Caltagirone;
Astuto per le foto di Grammichele e Occhiolà;


Conbributi a cura di:
Testi a cura di: valentina

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